Nicola graduated with a degree in engineering from the Politecnico di Torino in 1899. After that, he worked for a couple of years abroad and completed a second bachelor degree in electrical engineering in Liège, Belgium. In 1911 he returned to Italy and created "Ing. Nicola Romeo e Co.". The company manufactured machines and equipment for the mining industry. As the company became successful he wanted to expand and acquired a majority of Milan based car manufacturing company A.L.F.A. in 1915. Only three years later, in 1918, the whole company was under Nicola Romeos ownership. A.L.F.A. was renamed to "Società Anonima Italiana Ing. Nicola Romeo". The first car carrying the Alfa Romeo badge was the 1921 Torpedo 20/30 HP. The company gained a good reputation but in 1927 came very close to liquidation. These changes "forced" him to leave in 1928.[1]
In his private life he was married to Portuguese Angelina Valadin and fathered seven children; Maurizio, Edoardo, Nicholas, Elena, Giulietta, Piera and Irene.
Nicola Romeo died on 15 August 1938 in his home at Lake Como at the age of 62.
Almost seventy years later, with the 130th anniversary of his birth, Naples dedicated a street to the memory of Nicola Romeo, called Via Nicola Romeo.
Nicola Romeo (Sant'Antimo (Italia), 28 aprile 1876 – Magreglio, 15 agosto 1938) è stato un ingegnere e imprenditore italiano, fondatore dell'Alfa Romeo.
Gli inizi [modifica]
Nicola Romeo nacque a Sant'Antimo (Napoli), il 28 aprile 1876 da Maurizio e Consiglia Taglialatela, in una famiglia lucana originaria di Montalbano Jonico (che gli ha dedicato una via); le modeste condizioni della famiglia lo costrinsero a recarsi a piedi dal suo paese natale all'istituto tecnico che frequentava a Napoli e a dare ripetizioni per mantenersi agli studi. Negli studi superiori ebbe modo di avvicinarsi e di raggiungere grande dimestichezza con le discipline matematiche anche grazie al padre, maestro elementare, che lo indirizzò sapientemente negli studi. Conseguita nel 1899 la laurea in ingegneria, presso il politecnico di Napoli (oggi facoltà di ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II), a soli 23 anni, si trasferì a Liegi, in Belgio, dove si laureò in ingegneria elettrotecnica. Dopo diversi tentativi di trovare lavoro presso varie società europee, gli venne offerto un posto di capostazione a Tivoli presso Roma, ma l'ingegnere rifiutò. Tornato in Italia lavorò come rappresentante di industrie belghe che esportavano macchinari.La nascita dell'Alfa Romeo [modifica]
Nel 1911 fondò la "Società in accomandita semplice Ing. Nicola Romeo e Co." per la produzione di macchinari per le attività estrattive. Nel 1909 gli stabilimenti di Portello presso Milano della "Società italiana di automobili Darracq" furono rilevati da un gruppo di imprenditori che avevano fondato l'"Anonima Lombarda Fabbrica Automobili" (A.L.F.A.), e nel 1915 da Nicola Romeo, che li riconvertì alla produzione bellica. Con l’aiuto dei suoi potenti impianti di aria compressa, Nicola Romeo approntò nel 1916 la famosa esplosione del Col di Lana.Il dopoguerra [modifica]
Dopo la fine della guerra nel 1918 la società, che aveva assorbito anche le "Costruzioni Meccaniche di Saronno", le "Officine meccaniche Tabanelli" di Roma e le "Officine Ferroviarie Meridionali" di Napoli cambiò nome come "Società anonima Ing. Nicola Romeo e Co." L'azienda dovette affrontare i problemi della riconversione post-bellica e della recessione e ottenne aiuti dal "Consorzio sovvenzioni sui valori industriali". La società aveva come obiettivi la produzione di diversi tipi di veicoli e macchinari, ma di fatto si specializzò nelle autovetture e conseguì una notevole fama per i suoi successi sportivi. Lo stabilimento di Portello riprese a produrre automobili progettate dal tecnico Vittorio Jano, che precedentemente aveva lavorato alla FIAT. Le vetture furono commercializzate con il marchio 'Alfa Romeo, dopo una battaglia legale per il nome "Alfa" con i vecchi proprietari della fabbrica. Nel 1920 nacque la Torpedo 20-30 HP ES e nel 1923 il modello RL, con cui il pilota Ugo Sivocci, conquistò la prima delle dieci vittorie nella Targa Florio. Nel 1924 è presentata la P2.L'azienda si occupava anche di elettrificazione delle ferrovie e costruzione di locomotive elettriche negli stabilimenti di Saronno. In particolare è nota la sua collaborazione coll'ingegner Kálmán Kandó, progettista della Ganz e pioniere della trazione elettrica ferroviaria in Europa[1] Nel 1926 fu fondata a Pomigliano d'Arco, presso Napoli una fabbrica di aeroplani.
Negli anni 1920 una seconda crisi si ebbe per il fallimento della Banca Italiana di Sconto che deteneva la maggioranza delle azioni. La necessità di drastici cambiamenti per il salvataggio dell'azienda fece degradare i rapporti tra Nicola Romeo e gli altri soci e l'ingegnere lasciò l'impresa nel 1928. Nel 1929 verrà nominato senatore del Regno.
Vita privata [modifica]
Oltre che imprenditore e industriale l'ingegner Romeo si occupò in campo scientifico di problemi di geometria pura. Fu inoltre molto attivo nelle opere di beneficenza e fondò e sostenne un asilo infantile nel suo paese natale.Aveva sposato la portoghese Angelina Valadin ed ebbe 7 figli (Maurizio, Edoardo, Nicola, Elena, Giulietta, Piera ed Irene)
Il 15 agosto del 1938 si spense nella sua casa sul lago di Como.
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