Formula 1 [modifica]
debuttò in Formula 1 nel Gran Premio d'Argentina del 1972 al volante di una Brabham Bt 34 Ford. In prova ottenne la pole position, ma in gara dovette accontentarsi di un settimo posto finale. Con la Brabham corse fino al 1976 ottenendo le sua prima vittoria nel Gran Premio del Sud Africa del 1974 e altre tre negli anni successivi.Nel finale del 1976 abbandonò la casa inglese e disputò il Gran Premio d'Italia al volante della Ferrari, che stava cercando un nuovo pilota di grido per sostituire Niki Lauda, ritenuto non più all'altezza della squadra di Maranello dopo il grave incidente occorsogli in Germania qualche mese prima.
Nel 1977 Reutemann doveva quindi essere il pilota di punta, vinse subito in Brasile ma poi si perse in mille difficoltà e il titolo mondiale andò invece al suo compagno di squadra Lauda, dato troppo frettolosamente per finito. Nel 1978 continuò l'avventura con Ferrari e un nuovo compagno di squadra, Gilles Villeneuve. Arrivarono quattro vittorie ma il mondiale fu di Mario Andretti e della sua imbattibile Lotus.
Reutemann per il 1979 decise allora di accasarsi proprio presso la Lotus, ma la squadra non era più quella dell'anno prima e arrivarono solo alcuni podi, ma non il gradino più alto, e niente più. Per il 1980 firmò per la Williams, il suo ruolo era quello di spalla per il compagno Alan Jones destinato a vincere il mondiale. L'argentino riuscì però a togliersi una bella soddisfazione vincendo il Gran Premio di Montecarlo.
Il 1981 fu l'anno cruciale della sua carriera. Sempre al volante della Williams, si ribellò allo status di seconda guida, e in Brasile superò il compagno Alan Jones, ignorando gli ordini dai box e andando a vincere. Il fatto destabilizzò enormemente il team, con i due piloti che divennero nemici e separati in casa. Reutemann grazie ad un'altra vittoria in Belgio e a numerosi piazzamenti si ritrovò in testa al mondiale, lottando strenuamente con il giovane brasiliano Nelson Piquet. Si arrivò all'ultima gara, Gran Premio a Las Vegas con l'argentino in vantaggio di un punto. Durante le prove Carlos realizzò il miglior tempo e partì dalla pole, ma a causa del suo comportamento in Brasile la Williams non lo favorì, e il fatto che Reutemann fosse un pilota caratterialmente molto fragile, non gli consentì di conseguire la vittoria finale. L'argentino, sotto il peso della pressione, non riuscì infatti ad andare a punti mentre Piquet con un quinto posto diventò campione del mondo. Da questa vicenda nasce anche un soprannome che gli viene attribuito: "el Gaucho triste". Infatti la delusione fu molto forte e, ormai demotivato, dopo aver disputato i primi due Gran Premi del 1982, anche a causa della guerra delle Falklands e dei conseguenti problemi che lui, Argentino indesiderato in Inghilterra come altri sportivi, decise di ritirasi per sempre dalla Formula 1 e dedicarsi ai suoi poderi nella pampa argentina.
Si è dato anche alla politica con successo facendosi eleggere governatore della sua provincia. Nel 1995 durante il Gran Premio d'Argentina, la Ferrari gli regalò un giro di pista con una vecchia monoposto, prima della gara, tra l'ovazione degli spettatori presenti.
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